Lo ha annunciato e lo sta facendo: Nike, brand mondiale dell’abbigliamento sportivo, cambia il suo approccio al marketing. E per il 2025 punta a una strategia molto più complessa focalizzata sulla costruzione del brand e meno sull’advertising.
Secondo il CEO di Nike, è giunto il momento di ridurre i costi delle pubblicità e del traffico a pagamento per “per aumentare le risorse verso una costruzione del marchio che possa andare a riportare maggior focus sul brand con una visione centrata sulla connessione tra Nike e sport”.
Un’idea che condividiamo pienamente. Occupandoci di marketing, sappiamo bene quanto la cosiddetta “Promotion” sia in realtà solo la punta dell’iceberg nel contesto più globale di una strategia che dovrebbe invece basarsi (anche) su altri pilastri, quali: placement, price e product. Solo così un’azienda può assicurarsi che il proprio prodotto o servizio abbia successo. E se lo fa Nike, che di certo non ha problemi di budget da investire in campagne advertising, la scelta dovrebbe far riflettere le imprese di tutte le dimensioni.
Perché quando si parla di marketing non si tratta mai di un solo tassello del puzzle. Non esiste il “pubblicizzo, dunque vendo”.
Il nostro metodo tiene da conto di tutte le P del marketing: chiedici come!